Quanto sono importanti le tecnologie elettriche ed ibride per l'officina?
Qui troverete nozioni di base utili e consigli pratici sul tema del Thermo Management nei veicoli elettrici ed ibridi.
Avviso importante per la sicurezza
Le informazioni tecniche e i suggerimenti pratici riportati di seguito sono stati redatti da HELLA per offrire un'assistenza professionale alle officine. Le informazioni contenute in questo sito web devono essere utilizzate esclusivamente da personale tecnico specializzato.
Più di 2 milioni di auto elettriche ed ibride plug-in sono stati venduti per la prima volta in tutto il mondo nel 2018. Con 2,1 milioni di veicoli venduti, la loro quota di mercato è salita al 2,4% di tutte le nuove immatricolazioni e la tendenza è in aumento. (Center of Automotive Management)
In Norvegia, ad esempio, la quota di mercato è già al 50%!
Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA), la crescita della mobilità elettrica ed ibrida è guidata principalmente da programmi governativi come i bonus di vendita, i divieti locali di circolazione per le auto con motori a combustione interna o gli obiettivi per l'aria pulita. L'autorità ritiene che i veicoli elettrici siano una delle numerose tecnologie di propulsione attuali che possono essere utilizzate per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine di riduzione delle emissioni. Secondo uno studio della società di consulenza gestionale PricewaterhouseCoopers, un'auto nuova su tre immatricolata in Europa nel 2030 potrebbe essere un'auto elettrica.
Non si tratta quindi più di stabilire se i veicoli con tecnologie elettriche, ibride o a idrogeno prevarranno davvero. Diventeranno presto parte della vita quotidiana nelle nostre strade.
Anche questi veicoli dovranno essere sottoposti a manutenzione e riparazione e il tema del Thermo Management diventerà sempre più complesso. Il controllo della temperatura della batteria e dell'elettronica di potenza svolge un ruolo importante quanto il riscaldamento e il raffreddamento dell'abitacolo del veicolo. Anche per questi tipi di azionamenti sono necessari componenti per il condizionamento dell'aria e la loro importanza sta addirittura aumentando, poiché l'impianto di climatizzazione ha spesso un'influenza diretta o indiretta sul raffreddamento delle batterie e dell'elettronica. La manutenzione del climatizzatore avrà quindi un ruolo ancora più importante in futuro.
Il termine "ibrido", in quanto tale, significa miscela o combinazione. In ingegneria automobilistica, significa che il motore a combustione interna di un veicolo con tecnologia di propulsione convenzionale è stato combinato con gli elementi di un veicolo elettrico.
La tecnologia ibrida sta diventando sempre più sofisticata in tre fasi: dalla tecnologia micro, alla tecnologia mild fino alla tecnologia full hybrid. Nonostante le differenze tecniche, tutte le tecnologie hanno in comune il fatto che la batteria utilizzata viene caricata recuperando l'energia di frenata.
Attualmente i tipici rappresentanti di veicoli Full Hybrid sono la Toyota Prius, la BMW ActiveHybrid X6 (E72) o la VW Touareg Hybrid. Al contrario, la BMW ActiveHybrid 7 e la Mercedes S400 (F04) sono esempi di un Mild Hybrid.
Micro Hybrid | Mild Hybrid | Full Hybrid | |
---|---|---|---|
Potenza del motore elettrico / alternatore | 2 – 3 KW (recupero della forza frenante con l'alternatore) | 10 – 15 KW | > 15 KW |
Campo di tensione | 12 V | 42-150 V | > 100 V |
Risparmio di carburante raggiungibile rispetto ai veicoli con trazione convenzionale | < 10 % | < 20 % | > 20 % |
Funzioni che contribuiscono al risparmio di carburante | – Funzione Start-Stop – Sistema di recupero dell'energia | – Funzione Start-Stop – Funzione Boost – Sistema di recupero dell'energia | – Funzione Start-Stop – Funzione Boost – Sistema di recupero dell'energia – Propulsione elettrica |
Come si può vedere dalla panoramica, ciascuna delle tecnologie ha diverse funzioni che contribuiscono al risparmio di carburante. Queste quattro funzioni sono brevemente descritte di seguito.
Se il veicolo si ferma, ad esempio a un semaforo o in colonna nel traffico, il motore a combustione interna si spegne. Se si aziona la frizione e si innesta la prima marcia, il motore a combustione interna si avvia automaticamente. Così è subito disponibile.
Il recupero è la tecnologia con cui viene recuperata parte dell'energia di frenata. Normalmente, questa energia andrebbe persa come energia termica in frenata. Con il sistema di recupero dell'energia, invece, l'alternatore del veicolo viene utilizzato come freno motore, in aggiunta ai normali freni che agiscono sulle ruote.
L'energia generata dall'alternatore durante la decelerazione viene immessa nell'accumulatore (batteria). Questo processo aumenta in particolare la coppia di trascinamento del motore e rallenta così il veicolo.
Durante la fase di accelerazione, le coppie disponibili del motore a combustione interna e del motore elettrico si sommano. Un veicolo ibrido può quindi accelerare più velocemente di un veicolo a propulsione convenzionale comparabile.
La funzione Boost viene utilizzata per supportare l'avviamento e per sviluppare maggiore potenza durante il sorpasso. Questa forza è generata da un'unità ausiliaria elettrica che la mette a disposizione esclusivamente per questi due scopi. Esempio: sulla VW Touareg Hybrid questo si traduce in un aumento della potenza di 34 KW.
Se è necessaria una potenza motrice minore, come ad es. nella circolazione urbana, per la propulsione viene utilizzato solo il motore elettrico. Il motore a combustione interno è spento. I vantaggi di questo tipo di trazione si vedono nel lungo periodo: nessun consumo di benzina e niente emissioni.
Con queste tecnologie all'interno del veicolo, ci sono anche condizioni modificate di cui si deve tener conto nel lavoro quotidiano.
La potenza che la trazione elettrica di un veicolo elettrico / ibrido richiede e che deve generare, non può essere trattata con tensioni di 12 o 24 Volt. In questo caso sono necessarie gamme di tensione sensibilmente più elevate.
I veicoli con sistemi ad alta tensione sono veicoli che operano con tensioni da 30 volt a 1000 volt AC (corrente alternata) o da 60 volt a 1500 volt DC (corrente continua), unità di azionamento e ausiliarie. Ciò vale per la maggior parte dei veicoli elettrici ed ibridi
Per definizione, un veicolo elettrico è un veicolo azionato da un motore elettrico. L'energia elettrica necessaria per il suo movimento è ottenuta da una batteria di trazione (accumulatore), cioè non da una cella a combustibile o da un estensore di autonomia (range extender). Poiché l'auto elettrica stessa non emette sostanze inquinanti durante il funzionamento, è classificata come veicolo senza emissioni.
Nei veicoli elettrici, le ruote sono azionate da motori elettrici. L'energia elettrica è immagazzinata in accumulatori sotto forma di una o più batterie di trazione o di alimentazione.
I motori elettrici a controllo elettronico sono in grado di erogare la coppia massima anche a treno fermo. A differenza dei motori a combustione interna, di solito non richiedono un cambio manuale e possono accelerare fortemente già a basse velocità. I motori elettrici sono più silenziosi dei motori a benzina o diesel, quasi privi di vibrazioni e non emettono gas di scarico nocivi. La loro efficienza di oltre il 90% è molto elevata.
Il risparmio di peso dovuto all'eliminazione dei vari componenti (motore, cambio, serbatoio) del motore a combustione interna è compensato dal peso relativamente elevato degli accumulatori. I veicoli elettrici sono quindi generalmente più pesanti dei corrispondenti veicoli con motore a combustione interna. La capacità della/e batteria/e ha un'elevata influenza sul peso del veicolo e sul prezzo.
In passato, i veicoli elettrici avevano un corto raggio d'azione con una sola carica della batteria. Recentemente, tuttavia, il numero di auto elettriche che possono raggiungere distanze di diverse centinaia di chilometri sta aumentando, ad esempio: Tesla Model S, VW e-Golf, Smart electric drive, Nissan Leaf, Renault ZOE, BMW i3.
Al fine di aumentare ulteriormente la gamma dei veicoli elettrici, a volte vengono utilizzati dispositivi aggiuntivi (di solito sotto forma di motore a combustione interna) per generare elettricità. Si parla di "estensore di autonomia" o "range extender"
Il video mostra i principali componenti di un veicolo elettrico e fornisce informazioni su come gestire gli impianti ad alta tensione
Per far sì che un veicolo elettrico possa avere un rendimento elevato, è necessario mantenere la temperatura del motore elettrico, dell'elettronica di potenza e della batteria entro un intervallo termico ottimale. A tal fine occorre dotarsi di un sofisticato sistema di Thermo Management.
Il circuito dell'impianto frigorifero è costituito dai componenti principali: condensatore, evaporatore e unità batteria (celle batteria, piastra di raffreddamento e riscaldatore elettrico ausiliario). Viene alimentato dal circuito frigorifero dell'impianto di climatizzazione e controllato separatamente tramite valvole e sensori di temperatura. La descrizione del funzionamento dei singoli componenti è riportata nella spiegazione del sistema di raffreddamento e refrigerazione (b).
Più potenti sono le batterie, più è necessario che il circuito di raffreddamento e refrigerazione sia complesso.
L'intero sistema di raffreddamento è suddiviso in diversi circuiti, ciascuno con il proprio radiatore (radiatore a bassa temperatura), pompa del refrigerante, termostato e valvola di intercettazione del liquido di raffreddamento. Il circuito frigorifero dell'impianto di climatizzazione è integrato anche attraverso uno speciale scambiatore di calore (chiller). Un riscaldatore del liquido di raffreddamento ad alta tensione garantisce un sufficiente controllo della temperatura della batteria a basse temperature esterne.
Con l'ausilio di un radiatore a bassa temperatura è possibile mantenere la temperatura del liquido di raffreddamento del motore elettrico e dell'elettronica di potenza al di sotto dei 60 °C all'interno di un circuito separato (circuito interno del grafico). Per garantire il rendimento più elevato e la massima vita utile della batteria, è necessario che la temperatura del relativo liquido di raffreddamento sia compresa tra 15 e 30 °C circa. Se le temperature sono troppo basse, il liquido di raffreddamento viene riscaldato da un riscaldatore ausiliario ad alta tensione. Quando invece le temperature sono troppo alte, il liquido viene raffreddato mediante un radiatore a bassa temperatura. Se ciò non risulta sufficiente (ad esempio in caso di temperature esterne torride), il liquido di raffreddamento viene ulteriormente raffreddato mediante un refrigeratore integrato sia nel circuito del liquido di raffreddamento sia in quello del refrigerante. Il refrigerante dell'impianto di climatizzazione che attraversa il chiller raffredda ulteriormente il liquido di raffreddamento circolante anch'esso attraverso il refrigeratore. L'intero ciclo di regolazione della temperatura avviene mediante l'ausilio di singoli termostati, sensori, pompe e valvole.
Der Kühl- und Kältemittelbasierende Kreislauf für E-Fahrzeuge ist sehr komplex. Dabei unterteilt sich das gesamte Kühlsystem in mehrere Kreisläufe, welche hier genauer erklärt werden.
Grazie alla loro elevata efficienza, gli azionamenti elettrici emettono poco calore nell'ambiente durante il funzionamento e nessun calore quando sono fermi. Per riscaldare l'auto a basse temperature esterne o per sbrinare i cristalli, sono necessari ulteriori riscaldatori. Questi rappresentano ulteriori utenze di energia e gravano sul peso a causa del loro elevato consumo energetico. Consumano parte dell'energia immagazzinata nella batteria, il che ha un notevole effetto sull'autonomia, specialmente in inverno. I riscaldatori elettrici integrati nel sistema di ventilazione sono una forma semplice, efficace ma anche molto dispendiosa in termini di energia. Per questo motivo vengono ora utilizzate anche pompe di calore ad alta efficienza energetica. In estate possono essere utilizzate anche come impianto di climatizzazione per il raffreddamento. I riscaldatori dei sedili e i vetri riscaldati portano il calore direttamente nelle zone da riscaldare, riducendo così anche il fabbisogno di riscaldamento dell'abitacolo. Le auto elettriche spesso trascorrono i loro tempi di inattività nelle stazioni di ricarica. Qui, il veicolo può essere riscaldato o raffreddato prima dell'inizio del viaggio senza caricare la batteria. Lungo il percorso, è richiesta molta meno energia per il riscaldamento o il raffreddamento. Nel frattempo vengono offerte anche applicazioni per smartphone con le quali è possibile controllare il riscaldamento a distanza.
Per gli accumulatori vengono utilizzati diversi sistemi di gestione, che assumono il controllo di carica e scarica, il monitoraggio della temperatura, la stima dell'autonomia e la diagnosi. La durata dipende essenzialmente dalle condizioni di esercizio e dal rispetto dei limiti di esercizio. I sistemi di gestione delle batterie, compresa la gestione della temperatura, impediscono il sovraccarico dannoso e possibilmente critico per la sicurezza o la scarica profonda degli accumulatori e le condizioni critiche di temperatura. Il monitoraggio di ogni singola cella della batteria consente di reagire prima che si verifichi un guasto o un danno ad altre celle. Le informazioni di stato possono essere memorizzate anche a fini di manutenzione e, in caso di errore, possono essere inviati messaggi corrispondenti al conducente.
In sostanza, la capacità della batteria della maggior parte delle auto elettriche è oggi sufficiente per la maggior parte dei motori diesel a breve e medio raggio. Uno studio pubblicato nel 2016 dal Massachusetts Institute of Technology è giunto alla conclusione che l'autonomia delle auto elettriche attualmente sul mercato è sufficiente per l'87% di tutti i viaggi. Tuttavia, l'autonomia è un valore fortemente variabile. La velocità del veicolo elettrico, la temperatura esterna e soprattutto l'uso del riscaldamento e dell'impianto di climatizzazione, portano ad una significativa riduzione dell'autonomia. C'è da dire comunque che i tempi di ricarica sempre più brevi e la costante espansione delle stazioni di ricarica consentono di aumentare ulteriormente il raggio d'azione delle auto elettriche.
I componenti ad alta tensione sono sempre presenti su veicoli elettrici ed ibridi e sono contrassegnati con targhette di avvertenza univoche. Inoltre, tutti i cavi ad alta tensione di tutti i costruttori sono realizzati con un colore arancione brillante.
La seguente procedura si applica quando si lavora su veicoli con impianti ad alta tensione:
1. Togliere tensione
2. Impedirne il reinserimento
3. Accertare la mancanza di tensione
Osservare le specifiche dei costruttori di veicoli e i nostri consigli per l'officina!
Nei sistemi a trazione convenzionali con motore a combustione interna, la climatizzazione dell'abitacolo dipende direttamente dal funzionamento del motore, a causa dell'azionamento meccanico del compressore. Anche sui veicoli definiti dagli esperti Micro Hybrid e che dispongono solo della funzione Start-Stop, vengono montati compressori con trasmissione a cinghia. Da questo deriva il seguente problema: in caso di arresto del veicolo e spegnimento del motore, la temperatura all'uscita dell'evaporatore del climatizzatore aumenta già dopo 2 secondi. Il conseguente lento aumento della temperatura di uscita della ventilazione e l'aumento dell'umidità dell'aria vengono percepiti con fastidio dai passeggeri.
Per ovviare a questo problema, possono essere utilizzati accumulatori di freddo di nuova concezione, i cosiddetti evaporatori ad accumulo.
L'evaporatore ad accumulo è costituito da due blocchi: un blocco evaporatore e un blocco accumulatore. Entrambi i blocchi verranno alimentati con refrigerante nella fase di avvio o a motore acceso. Nel frattempo, un componente latente all'interno dell'evaporatore viene raffreddato fino al congelamento. Questo lo trasforma quindi in un accumulatore di freddo.
Nella fase di arresto, il motore viene spento e quindi il compressore non viene azionato. L'aria calda che passa davanti all'evaporatore si raffredda e avviene uno scambio termico. Questo scambio continua finché il componente non si è completamente sciolto. Alla ripresa della marcia, il processo ricomincia da capo, al punto che già dopo un minuto l'evaporatore ad accumulo è nuovamente in grado di raffreddare l'aria.
Nei veicoli senza evaporatore di stoccaggio, è necessario riavviare il motore dopo un breve periodo di inattività se la temperatura è molto elevata. Solo in questo modo è possibile mantenere costante il raffreddamento dell'abitacolo.
L'aria condizionata interna del veicolo include anche il riscaldamento dell'abitacolo, se necessario. Nei veicoli completamente ibridi, il motore a combustione interna viene spento durante la fase di guida elettrica. Il calore residuo presente nel circuito dell'acqua è sufficiente per riscaldare l'abitacolo solo per breve tempo. Come supporto, i riscaldatori dell'aria ad alta tensione vengono poi attivati per assumere la funzione di riscaldamento. Il funzionamento è simile a quello di un asciugacapelli: l'aria aspirata dalla ventola dell'abitacolo viene riscaldata passando davanti agli elementi riscaldanti per poi fluire nell'abitacolo.
I veicoli con tecnologia completamente ibrida utilizzano compressori elettrici ad alta tensione che non dipendono dal funzionamento del motore a combustione interna. Grazie a questo innovativo concetto di azionamento, diventano possibili altre funzioni che aumentano ulteriormente il comfort nel settore della climatizzazione del veicolo.
È possibile preraffreddare l'abitacolo riscaldato alla temperatura desiderata prima di iniziare il viaggio. Il comando può essere dato tramite telecomando.
Il raffreddamento autonomo può avvenire in base alla capacità disponibile della batteria. Il compressore viene quindi azionato alla minima potenza possibile, tenendo conto delle richieste necessarie per la climatizzazione.
Nei compressori ad alta tensione attualmente in uso, la regolazione della potenza avviene adattando il regime in passi di 50 giri/min. Di conseguenza è possibile rinunciare a una regolazione interna della potenza.
Rispetto al principio del piatto oscillante, che viene adottato in modo prioritario nel settore dei compressori azionati a cinghia, nei compressori ad alta pressione per la compressione del refrigerante viene adottato il principio della spirale orbitante. I vantaggi sono un risparmio di peso di circa il 20% e una riduzione della cilindrata dello stesso valore a pari potenza di raffreddamento.
Per generare la coppia relativamente grande per l'azionamento del compressore elettrico, viene applicata una tensione continua di oltre 200 Volt, una tensione estremamente elevata nell'area del veicolo. L'inverter integrato nell'unità motore elettrico converte questa tensione continua nella tensione alternata trifase richiesta dal motore elettrico brushless. La necessaria dissipazione di calore dell'inverter e degli avvolgimenti del motore è resa possibile dal flusso di ritorno di refrigerante in aspirazione.
La batteria è essenziale per il funzionamento di un veicolo elettrico ed ibrido. Questo deve fornire la quantità di energia necessaria per l'azionamento in modo rapido ed affidabile. La maggior parte di queste sono batterie ad alta tensione ibride agli ioni di litio e al nichel-metallo. In questo modo vengono ulteriormente ridotti il peso e le dimensioni delle batterie per i veicoli ibridi.
È indispensabile che le batterie utilizzate siano azionate con un determinato intervallo di temperatura. La vita utile si riduce a partire da una temperatura di funzionamento di +40°C, mentre rendimento e potenza diminuiscono al di sotto dei -10°C. Inoltre la differenza di temperatura tra le singole celle non deve superare un determinato valore.
I picchi di carico a breve termine in connessione con correnti elevate, come il recupero e l'aumento della tensione, portano ad un riscaldamento non trascurabile delle celle. Inoltre le elevate temperature esterne nei mesi estivi contribuiscono al rapido raggiungimento della temperatura critica di 40°C.
Il superamento della temperatura ha come conseguenza un invecchiamento più rapido e quindi il corrispondente guasto anticipato della batteria. I costruttori di veicoli puntano ad una durata della batteria pari a quella del veicolo (circa 8-10 anni). Quindi il processo di invecchiamento può essere contrastato solo gestendo in modo ottimale la temperatura.
Finora sono state utilizzate tre diverse opzioni di gestione della temperatura.
L'aria viene aspirata dall'abitacolo climatizzato del veicolo e utilizzata per raffreddare la batteria. La temperatura dell'aria fredda aspirata dall'abitacolo del veicolo è inferiore a 40°C. Quest'aria viene utilizzata per fluire intorno alle superfici liberamente accessibili del pacco batteria.
Gli svantaggi di questa possibilità sono:
Per evitare questo pericolo, l'aria aspirata viene filtrata. In alternativa il raffreddamento dell'aria può essere effettuato anche da un piccolo climatizzatore separato, simile ai climatizzatori separati per la zona posteriore dei veicoli delle classi superiori.
Una speciale piastra evaporatore racchiusa nella cella della batteria è collegata all'impianto di climatizzazione del veicolo. Questo avviene con uno schema in derivazione sui lati di alta e di bassa pressione mediante apposite tubazioni e una valvola di espansione. In questo modo l'evaporatore dell'abitacolo e la piastra evaporatrice della batteria, che funziona come un evaporatore convenzionale, sono collegati ad un solo circuito.
I diversi compiti dei due evaporatori comportano requisiti diversi per il flusso del refrigerante. Mentre il raffreddamento dell'abitacolo deve soddisfare le richieste di comfort dei passeggeri, la batteria ad alta tensione deve essere raffreddata con maggiore o minore intensità a seconda delle condizioni di marcia e della temperatura esterna.
Questi requisiti si traducono nel complesso controllo della quantità di refrigerante evaporato. Il particolare design della piastra evaporatore e la conseguente integrazione nella batteria offre un'ampia superficie di contatto per lo scambio termico. In questo modo è possibile garantire che la temperatura critica massima di 40°C non venga superata.
A temperature esterne molto basse, sarebbe necessario un aumento della temperatura fino alla temperatura ideale della batteria di almeno 15° C. Tuttavia, in questa situazione, la piastra evaporatrice non può essere d'aiuto. Una batteria fredda è meno efficiente di una completamente in temperatura e con temperature ben al di sotto del punto di congelamento non è più possibile caricarla. Nei Mild Hybrid questo può essere tollerato: nei casi estremi la funzione ibrida è disponibile solo in modalità limitata. La guida con il motore a combustione interna è comunque possibile. Sui veicoli puramente elettrici, invece, si deve prevedere un riscaldamento della batteria, per poter effettuare l'avviamento e viaggiare in inverno, in qualsiasi situazione.
Nota
Le piastre evaporatrici, che sono integrate direttamente nella batteria, non possono essere sostituite singolarmente Quindi, in caso di danno, si deve sostituire sempre l'intera batteria.
Nelle batterie con maggiore capacità, è particolarmente importante garantire una corretta regolazione della temperatura. Per questo, in caso di temperature molto basse, è necessario un riscaldamento supplementare della batteria, per mantenerla nel campo di temperatura ideale. Solo in questo campo è possibile raggiungere un'autonomia soddisfacente nella modalità "Propulsione elettrica".
Per effettuare questo riscaldamento supplementare, la batteria è integrata in un circuito secondario. Questo circuito garantisce il mantenimento costante della temperatura di funzionamento ideale, tra 15° e 30°C.
Una piastra di raffreddamento montata nel blocco batterie viene attraversata dal liquido di raffreddamento composto da acqua e glicole (circuito verde). Alle basse temperature, il liquido di raffreddamento può essere rapidamente scaldato con un riscaldatore, per raggiungere la temperatura ideale. Al contrario, se durante l'uso della funzione ibrida la temperatura nella batteria aumenta, il riscaldatore viene disinserito. Il liquido di raffreddamento può essere poi raffreddato dalla ventilazione dinamica nel radiatore batteria nella parte frontale del veicolo o nel radiatore a bassa temperatura.
Se il raffreddamento da parte del radiatore della batteria non è sufficiente in presenza di temperature esterne elevate, il liquido di raffreddamento passa attraverso uno speciale scambiatore di calore. Il refrigerante dell'impianto di climatizzazione del veicolo viene fatto evaporare in questo modo. Inoltre, il calore può essere trasferito in modo molto compatto e ad alta densità di potenza dal circuito secondario al refrigerante in evaporazione. Viene effettuato un ulteriore raffreddamento di ritorno del liquido di raffreddamento. Utilizzando lo speciale scambiatore di calore, la batteria può essere azionata in una finestra di temperatura con efficienza ottimale.
Per poter riparare e sottoporre a manutenzione i complessi sistemi di Thermo Management dei veicoli elettrici ed ibridi, è indispensabile frequentare dei corsi di formazione continua. In Germania, ad esempio, i dipendenti che lavorano su tali impianti ad alta tensione necessitano di un'ulteriore formazione di 2 giorni come "Esperti per il lavoro su veicoli ad alta tensione (HV) a sicurezza intrinseca".
Grazie alle conoscenze così ottenute è possibile, da un lato, valutare i rischi dei lavori necessari sul sistema, dall'altro impostare la mancanza di tensione per la durata dei lavori. Senza la dovuta formazione è vietato eseguire lavori sui sistemi ad alta tensione o sui loro componenti. La riparazione o la sostituzione di componenti sotto tensione (batterie) richiede una qualifica speciale.
Anche nei normali lavori di ispezione e riparazione (ad es. su impianti di scarico, pneumatici, ammortizzatori, cambio olio, cambio pneumatici, ecc.) si è di fronte ad una situazione particolare. Questi possono essere eseguiti solo da un"Esperto per i lavori su veicoli ad alta tensione a sicurezza intrinseca" istruito
ed addestrato sui pericoli di questi impianti ad alta tensione. È inoltre obbligatorio utilizzare attrezzature che soddisfano le specifiche definite dai costruttori dei veicoli.
Le aziende automobilistiche sono tenute a istruire tutti i dipendenti coinvolti nella gestione, manutenzione e riparazione di veicoli elettrici ed ibridi. Si prega di osservare le rispettive condizioni specifiche del paese.
I conducenti di veicoli con impianti ad alta tensione (HV) non sono esposti ad alcun pericolo elettrico diretto, nemmeno in caso di guasto. Numerose misure adottate dai costruttori di veicoli garantiscono la sicurezza del sistema di alta tensione.
Anche l'assistenza in caso di guasto di veicoli con impianti di alta tensione è innocua, purché non sia necessario alcun intervento sull'impianto di alta tensione per eliminare i guasti.
Tuttavia, sussistono pericoli in caso di guasto o di traino di veicoli danneggiati da un incidente o che devono essere trainati fuori dalla neve e dall'acqua. Sebbene la sicurezza intrinseca dei veicoli per la protezione contro i rischi di scosse elettriche o archi elettrici sia molto elevata, non esiste una sicurezza completa o al 100% per ogni caso di danno. In caso di dubbio, devono essere prese in considerazione o richieste se non disponibili le rispettive informazioni del costruttore del veicolo.
L'assistenza in caso di guasto di veicoli elettrici ed ibridi può essere fornita da chiunque sia stato appositamente qualificato a tale scopo. I soccorritori ricevono quindi istruzioni per la progettazione e il funzionamento di veicoli con impianti ad alta tensione. Per i lavori non elettrici valgono i requisiti e le condizioni specifiche del rispettivo paese (per la Germania si applica l'informazione DGUV 200-005 "Qualificazione per lavori su veicoli con sistemi ad alta tensione" (precedentemente BGI 8686). Si prega di osservare le rispettive condizioni specifiche del paese.
Non è affatto utile
Molto utile